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Lunedì 23 luglio presso l’Ambasciata d’Italia a Pristina si è svolta la presentazione dello Stage di progetto, previsto all’interno del corso Gestione delle risorse idriche nella cooperazione internazionale, organizzato dal DICAM dell’Università di Trento in collaborazione con ATB.
All’incontro erano presenti gli studenti trentini e quelli delle università di Pejë/Peć e Pristina, i quali collaboreranno durante la fase di analisi sul campo. La presenza di studenti provenienti da diverse realtà garantisce lo sviluppo di un percorso di inserimento nel mondo del lavoro di tipo multiculturale e multidisciplinare, date le competenze diverse, ma complementari, dei giovani protagonisti.
Questa iniziativa formativa integra le attività del progetto IdroTK gestito dall’Associazione Trentino con i Balcani e TCK in Pejë/Peć, Kosovo. Obiettivo didattico del percorso è quello di offrire un approfondimento sui temi ambientali con un approccio sostenibile, garantendo soluzioni tecniche adatte al contesto socio-economico e ambientale dell’area di intervento.
Durante lo svolgimento del progetto, sarà applicata la metodologia MesoHABSIM per valutare il deflusso ecologico del fiume Lumbardhi di Pejë/Peć secondo le direttive quadro europee sulle acque. Le quattro macro attività prevedono un’analisi morfologica e topografica dell’area di intervento, la raccolta dati sulla fauna e sulla portata del corso d’acqua.
L’incontro è stato introdotto da Matteo Corradini – vicario dell’Ambasciata d’Italia a Pristina, Fatmir Morina – direttore del Parco nazionale Bjëshket i Nemuna, Maurizio Camin – direttore di ATB e Francesca Benci – pm del progetto IdroTK.
Hanno presentato il prof. Guido Zolezzi – UniTN, Niccolò Ragno e Guglielmo Mazzà – studenti UniTN. L’intervento è stato concluso dagli studenti di Pristina e Peja e tradotto da Elbasan Racaj.
IL PROGETTO
Il progetto “Val Rugova: Potenziale idroelettrico per una rafforzata cooperazione tra Trentino e Kosovo” ha l’obiettivo di promuovere un’analisi del potenziale idroelettrico della Val Rugova e della sostenibilità ambientale di interventi idroelettrici, per l’individuazione di opportunità di sviluppo economico sostenibile nel campo delle energie. Il progetto viene realizzato tra il Trentino e la Municipalità di Peja in Kosovo e in particolare nella Val Rugova. L’intervento si inserisce in un contesto orografico simile a quello trentino, dove il know-how della nostra terra può essere di grande supporto per uno sviluppo sostenibile del territorio. In seguito a uno studio di fattibilità sul potenziale idroelettrico e al coinvolgimento degli stakeholders trentini e kosovari, è prevista la realizzazione di un impianto pilota di mini idroelettrico come esempio concreto per chi abita il territorio e come impianto di riferimento per una valutazione diretta di impatto sul territorio. Il progetto è finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento.
LO STAGE IN KOSOVO
Lo Stage di progetto si concretizza dal 22 luglio al 3 agosto nei territori del Parco Nazionale di ‘Bjeshket e Nemuna’ in Val Rugova, Kosovo, in particolare i territori di Pejë/Peć Istog/Istok e Junic. Lo stage vuole identificare le problematiche in contesti urbani, rurali e in quelli caratterizzati da grande dotazione ambientale, come quello kosovoaro, proponendo metodi di indagine e selezione di obiettivi in prospettiva di realizzare soluzioni sia gestionali che progettuali in contesti internazionali.
La delegazione trentina dell’UniTN è composta da 11 elementi, tra i quali professori, studenti e dottorandi del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica. Circa l’ambito accademico kosovaro, i due atenei coinvolti sono l’Università di Peja Haxhi Zeka e l’Università di Pristina.
Al termine delle attività di raccolta dati sul territorio è previsto un momento di restituzione del lavoro svolto presso le autorità locali di Pejë/Peć e del Kosovo.