TALETE – La tesi di Francesca Benci nata dalla collaborazione con ATB
Francesca Benci, studentessa del Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale Meccanica, Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’ambiente e il territorio, iscritta all’Honours Programme TALETE, ha discusso oggi un interessante e ben elaborato lavoro di tesi.
La tesi, dal titolo “Analysis of sustainable solutions for the treatment of wastewater in the Rugova Valley – Kosovo”, i cui relatori sono il Prof. Ing. Gianni Andreottola e l’Ing. Marco Bezzi, propone un’analisi di possibili soluzioni per la gestione delle acque reflue in Val Rugova.
Il lavoro di Francesca è stato realizzato nell’ambito di una cornice di collaborazione con ATB e si è sviluppato a partire da uno studio di fattibilità realizzato dalla società Ting Group nel quadro del Programma di Cooperazione e Sviluppo Trentino-Balcani. Il lavoro si avvale dei risultati di un’intensa ricerca sul campo di tre mesi, che Francesca ha trascorso a Peja, dove ha potuto contare sulla fitta rete di relazioni che il Trentino ha costruito negli anni e che ora, grazie all’attiva presenza e competenza di Francesca è andata ad ampliarsi ulteriormente. Il programma TALETE, di cui Francesca e Georgiana sono le prime collaboratrici in ATB, ha subito dimostrato l’enorme potenziale che può scaturire, in termini di ricerca, conoscenza e ampliamento delle reti, dalla collaborazione tra università e associazioni del mondo della solidarietà internazionale.
La tesi verrà prossimamente presentata anche in Kosovo, alla Municipalità di Peja, e si auspica che questa collaborazione possa svilupparsi in ulteriori collaborazioni tra il Trentino e il Kosovo nel campo dello sviluppo ambientale.
Congratulazioni Francesca!
L’abstract della tesi di Francesca Benci:
“Nell’ambito dei 17 Sustainable Development Goals dell’ONU, l’obiettivo di garantire acqua pulita e igiene a tutti ha un ruolo di fondamentale importanza per uno sviluppo sostenibile. L’obiettivo di questa tesi, il trattamento delle acque reflue della Val Rugova in Kosovo, che attualmente non sono sottoposte ad alcuna depurazione, si inscrive perfettamente in quest’ottica.
Per perseguire questo obiettivo sono state ideate 3 soluzioni, che vengono qui analizzate, valutate e comparate al fine di trovare quella migliore in termini di sostenibilità, adeguatezza al contesto e adattabilità allo sviluppo futuro. Tale analisi si è avvalsa di tre mesi di ricerca sul campo, collaborando con l’Associazione Trentino con i Balcani, durante i quali si sono raccolti dati tecnici, si sono fatti i necessari rilevamenti e si è studiato il contesto locale e nazionale anche da un punto di vista socio-culturale.
Il 1° scenario progetta una filiera di trattamento completamente decentralizzata per i 13 villaggi della valle, dopo aver comparato le diverse tecnologie disponibili. Il 2° prevede una parte di trattamento centralizzato, utilizzando lo studio di fattibilità per la costruzione di un impianto a fanghi attivi, redatto da TING Group e una parte decentralizzata, qui progettata per i restanti 9 villaggi. Il 3° propone di spostare il sito di costruzione dell’impianto centralizzato al fine di trattare le acque reflue di un maggior numero di villaggi.
Le tre soluzioni progettuali garantiscono un livello di depurazione dell’effluente equiparabile. Tuttavia, la filiera di sistemi decentralizzati risulta economicamente vantaggiosa, soprattutto in termini di spese di esercizio, ma anche di costruzione. Inoltre, non necessita di know-how, difficilmente disponibile in loco per la gestione e manutenzione. Queste sono anche semplificate dalla maggior adattabilità degli impianti decentralizzati alle variazioni di carico, dovute alla presenza stagionale sia di turisti che di pastori. Infine, tali sistemi sono visivamente meno impattanti, preservando l’ambiente incontaminato della valle e la conseguente vocazione turistica.“
Link utili
Honours Programme TALETE – Talenti e Territori: l’articolo
Programme TALETE – Intervsita a Francesca in Kosovo con ATB Onlus: l’articolo