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Ha visitato il Trentino una delegazione della Municipalità di Lipjan – Kosovo – composta da Imri Ahmeti – Sindaco della Municipalità, con i colleghi Ilir Tashali, Assessore ai servizi pubblici e Arton Retkoceri, Consigliere comunale, accompagnati da un imprenditore locale, Abedin Salihu. La delegazione è stata accolta da Besim Arifi proveniente da Lipjan ma risiedente da molti anni in Trentino.

In occasione della visita, il 21 dicembre 2018, il sindaco di Rovereto Francesco Valduga e la vicesindaco Cristina Azzolini hanno accolto la delegazione per un incontro istituzionale presso il Comune di Rovereto, a cui ha presenziato anche ATB con la presidente Laura Bettini e il direttore Maurizio Camin.

A fronte della reciproca presentazione dei Comuni rappresentati dai due sindaci presenti, il Sindaco Ahmeti ha avanzato una proposta di collaborazione tra le due amministrazioni, all’interno della cornice di relazioni Trentino-Kosovo che si sono sviluppate già in passato e in diverse direzioni. Oltre a ricordare i primi contatti attivati tra i due territori negli anni ’90 a conclusione del conflitto – che ora si sono trasformate in un’estesa rete di relazioni istituzionali, economiche e sociali -, tali contatti si aprono anche attraverso esperienze personali. Ne sono un esempio Besim Arifi che dal Trentino intrattiene costanti rapporti con la sua comunità di provenienza, e Abedin Salihu che ha raccontato la sua storia di emigrato in Trentino, precisamente a Rovereto, dove ha lavorato per anni, si è formato professionalmente e ha sviluppato le competenze che gli hanno poi permesso di avviare un’azienda in Kosovo che ora impiega oltre 400 dipendenti.

Il sindaco Valduga ha ricondotto la relazione tra i territori proprio al simbolo della città di Rovereto, la Campana dei Caduti, storicamente luogo di incontro e simbolo di pace. Più volte ha rimarcato il concetto di pace: obiettivo del primo incontro trentino con il Kosovo e punto di partenza imprescindibile per lo sviluppo di un territorio. Un incontro nato nell’emergenza che ora invece si concentra sullo sviluppo economico tra due comunità particolarmente vocate all’imprenditorialità e che si concretizzerà in futuri specifici appuntamenti tra le relative categorie economiche.

Da non dimenticare, aggiunge Valduga, la possibilità di far incontrare le scuole, favorire gemellaggi e dare ai giovani l’opportunità di conoscersi, “il modo migliore per costruire un futuro di pace e quindi di sviluppo”. Salihu aggiunge come sia fondamentale lavorare sulla formazione in Kosovo, sistema ancora in fase di sviluppo e definizione, che necessita di colloquiare maggiormente con il mondo del lavoro per formare giovani secondo le necessità del mercato e garantire la loro occupabilità. Una collaborazione tra scuole professionali potrebbe servire questo doppio scopo.

Maurizio Camin presenta quindi la Piattaforma 125 e la offre come cornice per la relazione tra i comuni di Lipjan e Rovereto. Propone quindi al Comune di Rovereto di aderire alla Piattaforma che necessita di una presenza forte di enti locali che si occupano di sviluppo territoriale. Un comune forte dal punto di vista imprenditoriale – capoluogo di un’area, la Vallagarina, essa stessa molto vocata all’imprenditorialità -potrebbe essere apripista tra le istituzioni che intendono favorire relazioni reciprocamente costruttive.

La delegazione è stata successivamente accolta alla Fondazione Mach e in serata presso l’Ufficio di ATB. Sono state avanzate proposte di collaborazione e futuri incontri sia in Trentino sia in Kosovo, per attivare azioni e interventi negli ambiti di sviluppo identificati durante gli incontri e la visita in Trentino.

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