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Si è tenuta, mercoledì 5 dicembre, presso l’Ambasciata d’Italia a Pristina la conferenza “Building trust and empowering communities The way forward for Kosovo after the Association Agreement” organizzata dall’Associazione della Democrazia Locale del Kosovo – ADL, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Pristina, ALDA – European Association for Local Democracy e l’Associazione Trentino con i Balcani. Obiettivo della conferenza era ragionare sulla strada del Kosovo verso l’Accordo di Associazione e Stabilizzazione e presentare le opportunità che nel prossimo futuro aprirà il programma Europe for Citizens per le autorità locali. Ha moderato l’evento Elbert Krasniqi, delegato dell’ADL del Kosovo.

Ha aperto i lavori il dott. Matteo Corradini, Vicario dell’Ambasciata d’Italia a Pristina, sottolineando l’importanza del cammino euroatlantico che il Kosovo sta e deve intraprendere, e che l’Italia supporta, nell’ottica di una cooperazione che intende garantire la sicurezza della regione. Il Kosovo, in una prospettiva futura di integrazione, si avvicina sempre più all’Unione Europea: passo importante è stata la sigla dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione nel 2016 tra Kosovo e UE che ha aperto varie sfide e obblighi per il Paese balcanico, ma anche benefici, come opportunità di rafforzamento istituzionale, l’apertura dei mercati e gli scambi universitari. È quindi necessario favorire una maggior informazione su cosa significa per il Kosovo la prospettiva europea e la conferenza organizzata intendeva essere un tassello di questa informazione.

È seguito il saluto del dott. Libor Chlad, Vice Capo dell’Ufficio della Cooperazione dell’Unione Europea che richiamandosi alla firma dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione del 2016, ha sottolineato l’importanza di questo processo e del suo impatto sulla vita dei cittadini. Un lavoro di integrazione che intende aprire opportunità ai cittadini del Kosovo, raggiungendo i cittadini della capitale ma anche delle aree più remote del Paese, in specifici settori quali: agricoltura, sviluppo del settore private, infrastrutture, rule of law, riforma dell’amministrazione pubblica, sviluppo economico e lavoro con le istituzioni pubbliche per l’aggiornamento del quadro normativo del Paese. Ultimo apostrofo sul ruolo delle Municipalità e della necessità di collaborazione interna tecnica per sviluppare settori come quello ambientale, della produzione delle energie rinnovabili e della gestione dei rifiuti solidi, incoraggiando l’attenzione dei cittadini a un ambiente più sostenibile.

È il racconto dei primi passi dello sviluppo dell’Agenzia della Democrazia Locale in Kosovo nei primi anni ’90 ad aprire l’intervento di Lutfi Haziri, Sindaco della Municipalità di Gjilan e membro del board di ALDA, protagonista del processo che ha portato allo sviluppo dell’Associazione fino ad oggi. Il discorso è passato quindi ai nuovi accordi che il Kosovo ha attivato con l’Unione Europea, per poi soffermarsi sulla questione della liberalizzazione dei visti, che Haziri definisce una “unsuccessful story”, un processo in stand-by, commenta il sindaco, per mancanza di volontà politica, che impatta la vita della cittadinanza e gli sforzi delle istituzioni kosovare. Termina l’intervento un invito alle istituzioni municipali a lavorare di concerto con il livello locale per lo sviluppo del Paese e per garantire ai giovani opportunità sul territorio.

A nome dell’Associazione delle Municipalità del Kosovo sono interventi il presidente, dott. Agim Veliu, e il direttore, dott. Sazan Ibrahimi, presentando le sfide e opportunità che l’integrazione europea riserva alle municipalità kosovare. L’Associazione delle Municipalità del Kosovo raccoglie 34 delle 38 municipalità del Kosovo. Si fa portatrice degli interessi e diritti delle Municipalità aderenti; offre servizi e progetti e rappresenta i governi locali anche in campo internazionale. È membro dell’ADL Kosovo. Le sfide di questi enti locali sono molte, ma il lavoro delle Municipalità rispetto a quanto richiesto dall’Unione ha dimostrato il grado di interesse all’apertura. Il lavoro di adattamento ai dettami dell’UE da parte delle Municipalità procede assai speditamente, più rapidamente che a livello centrale. Pare infatti che le Municipalità del Kosovo abbiano adempiuto al 67% degli obblighi del SAA a confronto del 12% del livello centrale.

Tecnicamente, l’Associazione ha promosso la presenza in ogni comune di una figura di riferimento per le questioni europee e di coordinamento tra Associazione e Municipalità. Per lavorare su questioni specifiche ha inoltre creato 17 gruppi di lavoro settoriali. I principali ambiti di lavoro attivi riguardano: l’utilizzo di tutte le lingue ufficiali nei documenti prodotti; le misure per la protezione di dati personali; la gestione e copertura delle discariche; piani per l’efficientamento energetico; la maggior presenza di donne nelle istituzioni (in collaborazione con UN Women); più trasparenza per le decisioni economiche; maggior attenzione alla legalità. L’associazione sta inoltre lavorando per garantire anche alle Municipalità l’accesso ai fondi IPA, da cui sono al momento escluse (sebbene negli IPA II possono ora fare domanda tramite ministeri settoriali). Lo scambio di esperienze delle Municipalità con l’estero rimane, secondo gli speaker, una priorità.

Ha dibattuto il tema del possibile impegno di ALDA a supporto della organizzazioni di società civile la Segretaria Generale Antonella Valmorbida, arrivata in Kosovo proprio in occasione della conferenza. Obiettivo della missione della Segretaria era quello di valutare, con gli attori incontrati, quali possano essere le successive sfide da affrontare in particolare attraverso l’attivazione della società civile. Il coinvolgimento della società civile e dei cittadini è fondamentale per uno sviluppo economico integrato. La partecipazione dei cittadini, oltre a portare maggior ricchezza, è fondamentale per garantire che i progetti promossi siano sostenibili nel tempo. Questo è il motivo per cui ALDA, attraverso progetti propri e attraverso le ADL sta investendo nelle città, perché lo sviluppo economico parte dalle piccole comunità, dal benessere dei cittadini.

Chiude la mattinata Maurizio Camin, direttore di ATB Onlus con un intervento sulle buone pratiche di cooperazione tra Kosovo e Trentino a livello di società civile e di amministrazioni locali. Il discorso di Camin parte da una considerazione in merito alla cooperazione decentrata di comunità e della pluriennale collaborazione tra le autorità locali trentine e le autorità locali pejane per lo scambio di buone prassi. Segue un commento sul progett BorN – borderless Nature: un caso concreto di progetto sviluppato con gli enti locali e il know-how trentino all’interno di un più ampio quadro di intervento europeo che ha portato alla creazione di una rete di relazioni per la gestione integrata del territorio. Focus finale sulla Piattaforma 125, progetto di relazioni, scambi e opportunità per aziende trentine e kosovare, ma anche di scambio di know-how tra centri di ricerca e tra agenzie tecniche. Una collaborazione, quella tra Trentino e Kosovo, che continua a offrire opportunità di scambio e sviluppo reciproco.

Prima di riprendere i lavori è stato organizzato un pranzo con prodotti locali promosso dal convivium slow food di Peja con cui ATB lavora da svariati anni in una visione comune di sviluppo sostenibile del territorio.

A introdurre la parte più tecnica della conferenza, dedicata alla conoscenza del programma Europe for Citizens a cui da qualche mese può partecipare anche il Kosovo, è intervenuta Ajshe Berveniku, Capo del Collegio per l’Integrazione Europea dell’Associazione delle Municipalità del Kosovo. Il Collegio per l’Integrazione europea è uno dei collegi professionali dell’Associazione delle Municipalità del Kosovo, ente tecnico permanente. È un meccanismo che include gli assessori comunali all’integrazione europea. Dà supporto, offre modelli di funzionamento e incoraggia buone pratiche oltre a supportare i sindaci nell’implementazione di leggi e regolamenti per quanto di competenza. La dott.ssa Berveniku si pone come interlocutore per la promozione di progetti europei in collaborazione con le autorità locali.

Di seguito, la presentazione di Marco Boaria e Antonella Valmorbida del programma Euorpe for Citizens che per la prima volta apre al Kosovo. Si tratta di un programma che finanzia attività di comuni o di associazioni in specifici settori, aperto per colmare il gap tra cittadini e EU attraverso varie misure e con diversi target. Obiettivo generale del programma è di contribuire a far sì che i cittadini ordinari comprendano meglio l’UE, la sua storia e i suoi, rafforzando il concetto di cittadinanza europea.

A conclusione dell’evento, Elbert Krasniqi mette a disposizione la rete dell’ADL del Kosovo e propone la partecipazione al programma in collaborazione con il Collegio per l’Integrazione Europea. Da parte del collegio, viene espresso interesse alla partecipazione, in particolare in alcune aree di particolare interesse per il lavoro già in atto.

Rassegna Stampa:

– ALDA NEWS “Europe for citizens – An opportunity for local authorities and civil society in Kosovo” 07/12/2018 – http://www.alda-europe.eu/newSite/news_dett.php?id=2352

– KOSOVA PRESS “Diplomati italian: Kosova ta evitojë logjikën e kundërshtimeve” 05/12/2018 –  http://www.kosovapress.com/sq/lajme/diplomati-italian-kosova-ta-evitoje-logjiken-e-kundershtimeve-190272/

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