ALLUVIONE NEI BALCANI. I PRIMI AIUTI DAL TRENTINO

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State of emergency declared due to flooding in Serbia

La Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento è pronta a partire con una colonna mobile alla volta delle aree alluvionate della Bosnia e della Serbia. La disponibilità a mettere a disposizione uomini e mezzi è stata data ieri 19 maggio – sentito il presidente della Provincia autonoma di Trento – al Dipartimento nazionale della Protezione civile, che aveva contatto il Trentino ed altre due regioni, il Friuli Venezia Giulia ed il Molise. Leggi il comunicato.

E mentre i media italiani faticano a trovare spazio per le notizie provenienti da questi territori ai confini dell’Europa, condividiamo alcune immagini sulla disastrosa alluvione nel Balcani, pubblicate da Radio Free Europe  http://www.rferl.org/media/photogallery/balkan-floods/25386251.html.

Condividiamo la lettera di un’amica.

Cari amici e care associazioni,vi scrivo perché da poche ore anche i canali di comunicazione italiani hanno fatto arrivare la notizia della catastrofe ambientale che ha colpito nei giorni scorsi in particolare la Serbia e la Bosnia-Erzegovina e in parte anche la Croazia. Intere città e centinaia di villaggi sono stati travolte da pesanti inondazioni, tant’è che è le autorità statali hanno dichiarato lo stato d’emergenza.Nelle ultime ore in molti di questi luoghi ha smesso di piovere, ma l’acqua ha causato molti danni e la maggior parte della popolazione è rimasta senza niente.
Oltre ad aver perso le loro case, non hanno cibo a sufficienza, acqua potabile, vestiti, scarpe, oggetti per l’igiene, coperte e tutto ciò che serve per sopravvivere. Senza contare che non hanno notizie dei propri familiari, non sanno se sono vivi o se mai li potranno rivedere.Le autorità locali si sono attivate per formare dei punti di accoglienza nelle scuole, nelle case di riposo, nelle palestre, negli studentati ed in altri posti in cui l’acqua ha causato meno danni o non è riuscita ad arrivare.La situazione, nonostante ciò, è davvero drammatica soprattutto perché non si sa quanto tempo ci vorrà per far tornare tutto come prima, e se sarà davvero possibile farlo tornare come prima. Lo potete capire anche da soli dando un’occhiata qui come su molti altri siti che ne parlano in rete:http://www.rferl.org/media/photogallery/balkan-floods/25386251.html .

Per questo una rete di persone anche sul territorio trentino si è attivata per raccogliere viveri e tutto ciò che è necessario, per quanto possibile, al fine di supportare le vittime serbe e bosniache delle inondazioni.
In collaborazione con il Klub “Sloga” di Vicenza, la Croce Rossa di Belgrado, la diaspora serba di Vicenza, il consolato ed il governo della Repubblica di Serbia, abbiamo attivato dei punti di raccolta in vari loghi della nostra Provincia, comeMezzolombardo, Riva del Garda, Ala, Mori, Rovereto e da oggi anche TRENTO, di cui io sono referente.
(Da tutti questi centri di raccolta ciò che viene raccolto viene spedito a Vicenza con furgoni che sono stati messi a disposizione, raggiunge Ljubljana e da lì viene inviato tutti in Serbia, in Bosnia ed in Croazia, nei luoghi in cui c’è più necessità. Anche la Croce Rossa di Trento ha attivato le sue reti per raccogliere viveri in aiuto a queste popolazioni.)

PREGO TUTTI VOI CON IL CUORE DI RISPONDERE AL NOSTRO APPELLO PORTANDO QUELLO CHE POTETE PRESSO IL PUNTO DI RACCOLTA DI TRENTO.

Resto a disposizione,

FATE GIRARE

STAY HUMAN!

Nataša Vučković

FORZA TRENTO, PER L’UMANITA’!

 — presso Ristorante Renée.

***

Riportiamo i link per aiutare le popolazioni colpite:  Croce Rossa Bosnia Erzegovina  // Croce Rossa Serbia  // Associazione per l’Ambasciata della democrazia locale a Zavidovici-ONLUS    //  Helpfloodedserbia.org //  Caritas con causale  “Europa/Alluvioni Balcani” // Leggi l’appello di Oxfam Italia con le testimonianze dalle zone colpite e le indicazioni su come aiutare la popolazione

 

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