INONDAZIONI NEI BALCANI: COME AIUTARE E AGGIORNAMENTI
L’Associazione Trentino con i Balcani, in collaborazione con numerose realtà della società civile trentina ed altoatesina, si sta attivando per organizzare alcune iniziative di aiuto umanitario a favore delle popolazioni colpite dalla terribile alluvione degli ultimi giorni. In attesa di maggiori dettagli vi segnaliamo la possibilità di aiutare le popolazione colpite sono:
Croce Rossa Bosnia Erzegovina // Croce Rossa Serbia // Associazione per l’Ambasciata della democrazia locale a Zavidovici-ONLUS // Helpfloodedserbia.org // Caritas con causale “Europa/Alluvioni Balcani”
AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE . fonte ANSA.it
In Serbia e Bosnia-Erzegovina, sconvolte da inondazioni devastanti – le più gravi degli ultimi 120 anni – continuano senza sosta le operazioni di soccorso e evacuazione delle popolazioni minacciate dall’acqua alta e dalla piena dei fiumi. Le misure del governo si concentrano in missioni di emergenza/soccorso, rafforzamento degli argini dei fiumi, pulizia alvei e canali, approvvigionamento regolare di elettricità e acqua potabile in luoghi densamente abitati, organizzazione di luoghi di accoglienza provvisori per le persone sfollate. I bisogni più urgenti richiesti dalle organizzazioni della società civile con cui siamo in contatto sono: Barche, Pompe acqua, Stivali di gomma, acqua potabile, cibo in scatola, materiale di igiene, cibo per neonati, vestiti e scarpe, coperte, materassi.
I morti accertati nei due Paesi balcanici sono finora una quarantina, ma il bilancio e’ destinato sicuramente ad aumentare dal momento che le autorità serbe hanno fatto sapere di non voler comunicare nuovi dati aggiornati per non creare panico e choc nella popolazione già molto provata dalla furia delle intemperie. Il timore di trovare tanti cadaveri col ritirarsi delle acque e’ stato espresso dal premier serbo Aleksandar Vucic. Il maggior numero di vittime, una trentina , si registra in Bosnia-Erzegovina, mentre in Serbia i morti di cui si ha notizia sono almeno sette. Decine di migliaia sono le persone costrette a lasciare le proprie case e evacuate in centri di raccolta, hotel, impianti sportivi e fieristici.
Solo in Serbia – dove le regioni più colpite sono quelle centrali e centro occidentali – gli sfollati erano fino a stamane oltre 22 mila, piu’ di 15 mila in Bosnia-Erzegovina, dove si moltiplicano frane e smottamenti rovinosi. La situazione piu’ critica resta quella lungo il corso del fiume Sava, che attraversa sia la Bosnia a nord sia la Serbia a est della capital Belgrado. In queste regioni sono in corso massicce operazioni di evacuazione anche in centri abitati importanti come Sremska Mitrovica (sito rilevante per l’ archeologia romana), Sabac, Obrenovac, tutti in Serbia. Grande attenzione viene rivolta alla difesa delle centrali termiche e elettriche, importanti per l’erogazione dell’energia elettrica.
In Serbia sono ancora piu’ di centomila le famiglie senza energia. In Serbia con l’Esercito, appoggiato da mezzi pesanti e elicotteri, alle operazioni di soccorso partecipano migliaia di giovani e volontari giunti da ogni angolo del Paese. A Belgrado la piena della Sava, che in citta’ confluisce con il Danubio, e’ attesa per martedi o mercoledi’, e sono in corso operazioni di consolidamento degli argini. Si intensifica l’afflusso di aiuti dall’estero. Oggi sono giunti a Belgrado e a Nis (sud) altri due aerei russi con a bordo soccorritori e aiuti umanitari. Eulex, la missione europea in Kosovo, ha inviato un elicottero, aiuti in denaro e attrezzature tecniche per i soccorsi hanno inviato l’Italia e numerosi altri membri Ue, oltre a tutti I Paesi della regione balcanica.
Benché meno estese e drammatiche rispetto a Serbia e Bosnia, le alluvioni in Croazia hanno finora causato un morto, due persone sono date per disperse, mentre nel fine settimana sono state evacuate circa 15 mila persone da una decina di villaggi sul fiume Sava, nell’estremo est del Paese. La Sava, che segna il confine tra la Croazia e la Bosnia, ha rotto ieri gli argini ed ha inondato tre villaggi nella Slavonia orientale