MONTENEGRO, PLUZINE: SUMMER SCHOOL TURISMO AMBIENTALE

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P1070042Si è appena conclusa la Summer School “Governance, Product and Communication 2.0 – Learning Destination Marketing through Experience”, nel quadro dell’offerta formativa dell’Azione Verticale 2C “Valorizzazione del Turismo Ambientale” del Programma Seenet 2. Tra l’1 e il 5 giugno il territorio della Municipalità di Pluzine (partner eccezionale di questa settimana di training) è diventato per 16 operatori pubblici e privati del turismo, provenienti da Bosnia, Serbia, Montenegro, Kosovo e Albania, il laboratorio dove imparare, creare e sviluppare nuove strategie di destination management di turismo sostenibile.

Dopo il primo appuntamento di formazione comune tra i partner coinvolti dell’Azione Verticale 2C, tenutosi a Scutari nell’ottobre del 2011, ci si è ritrovati in Montenegro, con più consapevolezza e con nuove ambizioni. Alcune benvenute facce nuove, provenienti da territori ed esperienze anche al di fuori del progetto, che hanno dato freschezza e prospettive nuove alla Summer School capitolo secondo. E’ stata occasione anche per stabilire nuove relazioni, pensare a future collaborazioni in vista della chiusura del Programma Seenet il prossimo 30 giugno.

La location d’eccezione: l’altopiano di Crvicko Polje, sul confine tra il Montenegro e la Bosnia, lontano persino dalla lontana Pluzine, solo 30 camini fumanti in una vastità verde all’ombra del massiccio del Durmitor, tagliato dal canyon della Tara, aspra e splendida natura. Su una collina, come una vedetta, lo Spomen Dom (Casa-Monumento in serbo-croato), il vecchio ospedale dei partigiani, monumento alle fatiche e alla sofferenza della guerra di liberazione dal nazi-fascismo, casa e scuola per i nostri per 5 giorni. Grazie alla collaborazione con l’Organizzazione Turistica di Pluzine, che di questo territorio è il centro amministrativo (20.000 abitanti scarsi), e soprattutto alla corvina Olivera Vucinic (cugina di seconda dell’attaccante!) è stato possibile ovviare alle ovvie difficoltà logistiche. La Municipalità gestisce di fatto lo Spomen Dom che è stato ristrutturato e adibito a centro di accoglienza turistica e museo dal COSV su fondi MAE nel 2011.

La Summer School si è sviluppata attraverso la metodologia dell’imparare facendo, mettendo l’esperienza diretta come strumento principale nella conoscenza del territorio, per poi proporre turismo di esperienze, cambiando il baricentro di tutto l’impianto: dal vendere servizi al vendere emozioni, dalle cartoline allo storytelling. Questa la squadra di docenza: Paolo Grigolli e Chiara Bille della Trentino School of Management, Giorgio Andrian (già direttore della prima Summer School a Scutari) e con il valido contributo di Anna Pasquali.

Ogni giorno un tema diverso: la governance, il prodotto e la comunicazione 2.0. Tre dimensioni che rappresentano le coordinate base dello sviluppo di una destinazione turistica. Il territorio e le sue risorse sono state il materiale grezzo con cui esercitarsi a costruire turismo sostenibile. La comunità locale è stata coinvolta attivamente, attraverso interviste e incontri. I partecipanti hanno anche incontrato la Signora Tara, sfidando le belle e pericolose acque dei suoi canyon, sperimentando in prima persona uno dei prodotti di punta non solo della zona di Pluzine ma di tutto il Montenegro: il rafting. L’approccio dinamico e interattivo ha generato un positivo attivismo e dopo il primo giorno di reciproco studio, il gruppo si è naturalmente affiatato in aula e fuori. I cinque giorni sono stati molto intensi e partecipati, e hanno rappresentato anche una cartina tornasole sulla tenuta della rete costruita in questi anni da ATB in questo settore, che forse più di altri è uscito dai territori storici di riferimento della cooperazione di comunità trentina. Un meraviglioso effetto collaterale: bosniaci, serbi, kosovari, albanesi, montenegrini che lavorano, si confrontano e che parlano di futuro. Ciò accade sempre più spesso in diversi contesti e a diversi livelli nella regione, e lascia un ulteriore buon sapore in bocca a condire il generale risultato sicuramente positivo di questa iniziativa.