IL “MAGICO” POTERE DELLE RESTITUZIONI

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Il 6 giugno 2016, presso l’aula magna del Liceo da Vinci di Trento, è stato organizzato l’evento di chiusura e restituzione del progetto “Viaggio formativo in Bosnia ed Erzegovina” promosso da ATB, che ha visto protagonisti 60 studenti e studentesse e 6 insegnanti delle classi quarte, nei giorni 5-9 aprile 2016.

Dopo qualche giorno, abbiamo ricevuto un’interessante riflessione da una delle professoresse promotrici dell’iniziativa: “più ci penso più mi convinco che i ragazzi abbiano davvero capito l’importanza del nostro progetto proprio lunedì sera”.

E’ proprio per questo che crediamo nel “magico” potere delle restituzioni. Certamente è normale realizzare la complessità di un progetto nella fase di restituzione, quando viene richiesto di ripensare e rielaborare l’esperienza per raccontarla a chi non c’era..

Guarda il video prodotto dagli studenti: MARE BIANCO

Leggi il booklet di ATB sull’esperienza degli studenti: ESPLORANDO SARAJEVO. Impressioni di una città da scoprire.

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E la serata di lunedì 6 giugno è stata l’occasione di rielaborare il progetto con chi ha partecipato al viaggio: studenti, docenti accompagnatori, giornalista e ATB, ma anche con chilo ha reso possibile, ovvero la dirigente della scuola, le istituzioni provinciali e le famiglie.

A fine serata sono stati molti i commenti positivi di chi ha ringraziato per l’esperienza e di chi ci ha invitato a non lasciar decadere il progetto, ma a promuoverlo anche in futuro, perché sono viaggi che raramente i giovani hanno occasione di fare con le famiglie e con la preparazione fornita dai testimoni ed esperti coinvolti in fase pre-partenza.

Ma andiamo per ordine.

Ha aperto la serata il prof. Bertone, dando la parola alla dirigente, dott.ssa Zanolla che ha confermato che l’obiettivo di organizzare un progetto con valenze profonde che andasse ben oltre al classico viaggio delle classi 4°, è stato più che raggiunto da questo percorso. Ha ringraziato i docenti, Bertone, Colombini, Innocenti, D’alessandro, Dalonzo e De Tomas, che lo hanno promosso con entusiasmo, in un anno in cui i viaggi d’istruzione all’estero sono stati un problema.

Dal punto di vista dei docenti, Bertone ha raccontato il progetto come una sfida per cambiare rotta rispetto ai tradizionali viaggi di istruzione, dove i docenti hanno un ruolo più simile a quello di operatori turistici di viaggi senza eccezionalità, reiterabili con le famiglie. Con questo esperimento, si è cercato di promuovere un viaggio di carattere formativo che potesse dare ai ragazzi la possibilità di scoprire luoghi che altrimenti difficilmente incontrerebbero. Da quest’anno, con la collaborazione di ATB è stato promosso un progetto che ha contribuito a questo obiettivo con tanta rilevanza e corposità. Bertone ha concluso il suo intervento auspicando che la scuola torni a rioccupare, anche attraverso queste esperienze, una posizione di forte impatto nella crescita di ogni studente.

E’ seguito l’intervento del direttore di ATB, Maurizio Camin, che ha ringraziato gli studenti partecipanti al viaggio per aver contribuito a dare nuovi significati al lavoro dell’Associazione. ATB, ha sottolineato Camin, non è un tour operator, ma è convinta che sia necessario far conoscere i Balcani, soprattutto in questo momento storico, perché molto di quel che è successo e sta succedendo in Europa parte da lì: lo stesso futuro dell’Unione Europea in questo momento si sta giocando lì. È quindi più che mai necessario conoscerne la storia e attualizzarla, per poter dire “mai più”. Chiede ai ragazzi di diventare ambasciatori di queste relazioni e di quanto hanno visto e ascoltato e di creare ponti tra le due realtà, di raccontare quest’esperienza e di farla entrare nel loro quotidiano. A conclusione dell’intervento, Camin consegna alla dirigente della scuola il libro Esplorando Sarajevo. Impressioni di una città da scoprire, prodotto da ATB con i materiali raccolti dai ragazzi durante un’attività di esplorazione tematica nel centro di Sarajevo. Il libretto è poi stato consegnato all’Assessora Ferrari, ai docenti e a Paolo Piffer, giornalista de Il Trentino e di Vita Trentina.

É quindi Paolo Piffer a prendere la parola. Tra le novità introdotte in questo viaggio, c’era anche la presenza di un giornalista professionista che, ha formato e seguito il “gruppo stampa”, una decina di studenti e studentesse addetti al racconto del viaggio attraverso la raccolta di interviste, la scrittura articoli, scatti fotografici e riprese video. Racconta che come tutor ha scelto di non proporre un metodo giornalistico stringente: ascoltare, prendere appunti, fare domande, fare foto, fare riprese, rielaborare e decidere cosa scrivere le azioni suggerite. E tra i vari articoli e interventi radio, nella serata è stato presentato Mare Bianco, il video creato da due studenti con la supervisione di Sara Venturini del Centro audiovisivi Format e Paolo Piffer. Non un diario di viaggio, non un documentario, non un documentario storico, ma suggestioni ricavate dal viaggio e tradotte in immagini.

Sono poi i due autori del video a presentarlo: solo poche parole di ringraziamento, per lasciare spazio alle immagine e alle parole di alcune persone incontrate a Sarajevo.

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La professoressa De Tomas ha introdotto i successivi interventi degli studenti. Scorrono sul video immagini delle giornate passate in Bosnia, con in sottofondo il racconto delle attività e degli incontri fatti, intervallati dalla lettura di alcune riflessioni pervenute. Riflessioni intense, che confermano le impressioni della professoressa, ovvero che al viaggio è seguito un momento di difficile digestione e uno sforzo nella rielaborazione.

A concludere questo momento, la lettura di un testo da “La scelta”, straordinariamente interpretato da due giovani voci.

Chiude la serata l’intervento dell’Assessora Ferrari. Esordisce dicendo che, nonostante tutti gli impegni istituzionali e non, è stato molto importante per lei prendere parte all’incontro. Questo viaggio, ha detto rivolgendosi ai genitori in sala, vi ha riportato a casa figli più consapevoli. Un progetto, una sfida che ha contribuito a rafforzare il ruolo della scuola di educare, di tirare fuori quello che gli studenti hanno dentro e far prendere forma a queste riflessioni. Ha ringraziato chi ha contribuito alla realizzazione del progetto, un progetto che non è legato solo al mondo della scuola, ma che si inserisce nella scelta della Comunità Trentina di non stare isolata tra le sue montagne, ma di creare relazioni con altri territori nell’ottica dello sviluppo reciproco, di creare ponti e legami, consapevoli che siamo interconnessi con il resto del mondo. Rivolta ai ragazzi ha poi sottolineato che ora, avendo toccato con mano questa realtà, volenti o nolenti portano una grande responsabilità, di chi ha conosciuto e sa ora come contestualizzare molto di quel che succede nella nostra storia odierna, cittadini più in grado di costruire il loro futuro.

Leggi qui il libretto: ESPLORANDO SARAJEVO. Impressioni di una città da scoprire.

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Articoli legati al viaggio formativo:

Leggi il diario di bordo della gita.

 

Leggi le riflessioni e l’esperienza dei partecipanti del viaggio in Bosnia Erzegovina del 2015.