STUDENTI IN VIAGGIO: ALLA SCOPERTA DELLA SERBIA DA NORD A SUD
//Un viaggio alla scoperta della Serbia, un Paese protagonista di interessanti, quanto a volte dolorose traiettorie, che lo portano ad essere un interessante miscuglio di tradizione e internazionalità.
La Serbia…un Paese in cui si respira la storia degli anni ‘90, il periodo socialista della Jugoslavia, una tradizione slava e austro-ungarica e allo stesso tempo i nuovi investimenti dal mondo esterno e una forte propensione all’innovazione e ad un futuro sempre più brillante.
Si è concluso venerdì 17 maggio il viaggio formativo in Serbia per un gruppo di 43 studenti e 4 professori del Centro di Formazione Professionale Università Popolare Trentina (sede di Trento).
Il gruppo, accompagnato da ATB, ha avuto l’occasione di partecipare a un’esperienza di viaggio e conoscenza della Serbia, attraversandola da nord a sud (Novi Sad, Belgrado e Nis) e fermandosi poi nella cittadina rurale di Knjazevac per conoscere i coetanei della Tecnikca Skola.
L’idea di questo viaggio formativo nasce infatti grazie al progetto l’Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) tra Trentino e Balcani per la promozione di competenze professionali del docente in un contesto sociale complesso promosso grazie alla collaborazione tra Centro di Cooperazione Internazionale, Associazione Trentino con i Balcani e Associazione Progetto Prijedor. Il percorso ha previsto un ciclo di incontri formativi per insegnanti e uno scambio tra docenti del Trentino e della regione Balcanica in particolare della Bosnia Erzegovina e Serbia. Da questa iniziativa è nata quindi l’idea di promuovere un percorso di scambio scolastico tra la Tecnicka Skola di Knjezevac (da cui provengono 2 professoresse coinvolte nel progetto) e il CFP-UPT di Trento.
Il viaggio si è svolto durante la settimana 13-17 maggio 2019 e ha toccato le città di Belgrado, Novi Sad, Nis e Knjazevac.
Ecco il racconto del viaggio giorno per giorno:
#UPTSerbia2019
13 maggio
E’ partito domenica notte il pullman con a bordo una nutrita delegazione di studenti delle classi seconde del CFP-UPT di Trento con destinazione Belgrado.🚌🇷🇸✌️
A bordo 43 studenti e 4 insegnanti, che, accompagnati da ATB, visiteranno la Serbia da nord a sud, fermandosi poi nella cittadina rurale di Knjazevac e conoscere gli studenti della Tecnikca Skola. 💪🙂
Ieri, lunedì 13 maggio, dopo 14 ore di viaggio e i controlli di 3 frontiere, il gruppo ha visitato la città di Novi Sad, famosa per la sua mescolanza di culture, il suo mix di architetture socialiste e austroungariche, la Fortezza Petrovaradin, la chiesa ortodossa,la cattedrale cattolica e la sinagoga. 🕍⛪
Due passi nel centro di Belgrado e cena tipica a base di cevapcici, carsko meso, kobasice, rolovana piletina, srpska salata.
#UPTSerbia2019
14 maggio
Nonostante la pioggia incessante che non ha mai smesso di cadere su Belgrado, il secondo giorno di viaggio – martedì 14 maggio – è stato ricco di incontri e visite:
il Museo della Jugoslavia, un assaggio di quella che è stata la carismatica e controversa figura del Maresciallo Tito, tra staffette, fotografie, documenti storici e omaggi provenienti da tutto il mondo 🖼;
Il tempio di Sveti Sava, il secondo più grande al mondo nel suo genere e la sua cripta dorata 🕍;
l’ incontro con due donne straordinarie, Stasa e Suada, del movimento antimilitarista e pacifista Donne in Nero di Serbia e di Bosnia Erzegovina, che si battono quotidianamente contro le politiche di odio, la discriminazione e la violenza attraverso una rete locale, regionale e internazionale ☮🏳🌈.
A seguire una visita guidata ai luoghi più significativi della Belgrado degli anni ‘90 in compagnia di una guida d’eccezione, il giornalista Dragan Petrovic, che ha raccontato la sua esperienza e condiviso le sue preoccupazioni e le sue speranze per la Serbia di oggi.🇷🇸💪
Per concludere la giornata, una visita Skadarlja, il quartiere bohemien di Belgrado.😉👍
#UPTSerbia2019
15 maggio
Mercoledì 15 maggio, finalmente ha smesso di piovere! 😄🌥
Un’ultima passeggiata per le vie Belgrado e tappa obbligata alla famosa Kalemegdan, fortezza situata sulla confluenza tra Sava e Danubio, confine tra Impero Austroungarico e Impero Ottomano. 🏰
Dopo pranzo prosegue il viaggio attraverso la Serbia, direzione sud/est: autostrada che attraversa le verdissime pianure della Serbia centrale, poi deviazione verso est su una strada tutta curve e boschi e finalmente la cittadina rurale di Knjazevac, 37mila abitanti. ➡️🚌
Qui hanno sede la Tecnicka Skola e Centar Lokalne Demokratije Lda, partner del progetto Educazione alla Cittadinanza Globale tra Trentino e Balcani, promosso grazie a una collaborazione con Trentino con i Balcani Onlus, Centro per la Cooperazione Internazionale, Progetto Prijedor. Progetto che ha favorito l’incontro e la formazione di professori trentini e balcanici nel 2018 e gettato le basi per l’organizzazione di questo viaggio.
Un viaggio che non è solo una gita, ma un percorso di consapevolezza e formazione, che mira a formare cittadini europei e cittadini del mondo consapevoli.💪😄🌍
#UPTSerbia2019
16 maggio
16 maggio, Knjazevac, giornata dedicata all’incontro con gli studenti della Tecnicka Skola di Knjazevac.
Divisi in 2 gruppi e in compagnia dei coetanei serbi, i ragazzi e le ragazze del CFP-UPT Sede di Trento hanno visitato la tranquilla cittadina di Knjazevac e visitato la scuola (compresi i laboratori di similimpresa e di lavorazione della pelle). 📖📚
In serata, tappa a Nis per una breve visita al centro della città (la seconda della Serbia per grandezza) e alla fortezza.
Dopo una cena tipica a base di sarma, kajmak, pogaca e baklava inizia il lungo viaggio di ritorno verso nord, dove, dopo una tappa a Trieste finirà questo impegnativo e bellissimo viaggio alla scoperta della Serbia, della sua cultura,del suo cibo ma anche un di visita agli studenti e ai professori della scuola di Knjazevac. ✌😊
Un viaggio che ha voluto mostrare che anche mete, forse meno gettonate e addirittura sconosciute per alcuni, possono regalare esperienze uniche, possono sorprendere per la loro ospitalità, la loro storia, la loro cultura e i loro paesaggi. 👏✌😃
Un progetto pensato come opportunità di crescita e strumento di conoscenza per gli studenti, che intende contribuire a sviluppare la comprensione degli altri e della loro storia, delle loro tradizioni e dei loro valori, in linea con la strategia ECG dell’AICS.
Un progetto che, in linea con le Linee Guida del Miur e la Strategia Italiana per l’Educazione alla Cittadinanza Globale AICS, intende formare cittadini italiani che siano nello steso tempo cittadini europei e cittadini del mondo consapevoli che “i problemi che oggi toccano il nostro continente e l’umanità non possono essere affrontati e risolti all’interno dei confini nazionali tradizionali, ma solo attraverso la comprensione di far parte di grandi traduzioni comuni, di un’unica comunità di destino europea cosi come un’unica comunità di destino planetaria”.
Un progetto che nel suo piccolo può contribuire al processo di avvicinamento dei paesi dei Balcani all’Europa.
Grazie a tutti quelli che hanno creduto in questo progetto, agli studenti, alla direzione dell’UPT e agli insegnanti che hanno partecipato.
Un grazie speciale alla professoressa Francesca Pisoni, che ha reso possibile la realizzazione del viaggio.
Un grazie a Filip Djordjevic che ci ha guidati e accompagnati nel viaggio attraverso la storia, il cibo e le tradizioni della Serbia. Un grazie al giornalista Dragan Petrovic (ANSA Balcani) e alla straordinaria Staša Zajović delle Donne in Nero di Belgrado, alla professoressa della Tecnicka Skola Knjazevac Marina Jankovic.
Dopo i controlli di routine in dogana ci sediamo per aspettare la nostra nave, che arriva e riparte con più di 3 ore di ritardo. Nonostante il mare mosso, arriviamo a Bari in perfetto orario. Un ultimo controllo in dogana prima di mettere piede su suolo italiano e via di corsa in centro a Bari vecchia per fare il pieno di focaccia barese per il viaggio di ritorno.
Dopo 12 ore di pullman eccoci di nuovo a Trento, stanchi ma contenti di aver avuto l’occasione di visitare un pezzo d’Europa ancora poco conosciuto e di aver capito (anche solo superficialmente) cosa spingeva quelle migliaia di migranti a mollare tutto (casa, famiglia, amici) e scappare, rischiando la vita, verso l’Italia.
Un’esperienza che ci fa riflettere sugli effetti devastanti che processi politici non democratici possono causare sulla vita, sui diritti e sulle libertà delle persone. Un’occasione per i ragazzi per capire che libertà e garanzia dei diritti civili e umani non sono sempre dati per scontati e sono un importante valore da preservare per se e per gli altri.
Un’esperienza che ci può aiutare a comprendere (attraverso la storia e l’esperienza albanese) quali possano essere alcune delle motivazioni che spingono un popolo a emigrare e quali siano le sofferenze e le privazioni subite da chi ha deciso di provare a cercare la libertà e la vita in un’altra terra. Una tematica tristemente attuale, un fenomeno che troppo spesso si fatica a comprendere, dimenticando che dietro ad ogni percorso di migrazione c’è una persona, una famiglia, un paese, una storia e molto altro.